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2023

Mentre piove aridità

Un viaggio tra conscio e inconscio, un’esplorazione del sé attraverso le fasi della terapia e il crollo psicologico. Il bianco e il nero si contrappongono come luce e oscurità, ordine e caos, speranza e disfatta.

Il nero è l’abisso psichico, denso e privo di vie di fuga, in cui il vuoto si condensa fino a schiacciare ogni possibilità. Il bianco, limpido e asettico, è un ideale di purezza ormai distante, fragile tregua in un ciclo inarrestabile.

L’uso del flash rafforza la costruzione scenica, la luce scolpisce le forme, creando contrasti netti tra ciò che emerge e ciò che resta nell’ombra. L’illuminazione artificiale non è solo tecnica, ma narrazione, un linguaggio che modella la percezione di spazio e tempo, amplificando la tensione emotiva.

L’installazione è una scalata emotiva che attraversa le fasi della terapia. Si parte dal nero più cupo, simbolo della sofferenza primordiale, per poi risalire verso un bianco centrale, un respiro di fragile stabilità.

Ma la luce non è salvezza: il percorso si chiude con un ritorno nell’oscurità, a testimoniare la ciclicità dell’esperienza e la persistenza della vulnerabilità.

È un racconto crudo dell’esaurimento, tra cadute e risalite, lucidità e smarrimento. Il nero iniziale è il punto di non ritorno, il dolore impenetrabile. Il bianco è la tregua prima della prossima tempesta.

La struttura lineare dell’installazione riflette la natura non lineare della guarigione: ogni progresso porta con sé l’ombra della ricaduta. È il dialogo eterno tra speranza e disperazione, resistenza e accettazione.

Un viaggio senza fine, dove la luce esiste solo in funzione dell’oscurità.


L’installazione è composta da 23 immagini.

© Ermes Signorile. All rights reserved.

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